C’è un aspetto molto delicato e molto importante che, giustamente, viene ignorato da chi non ha mai fatto chemioterapia.
L’EMOTIVITÀ
Sembra una parola semplice da descrivere, eppure racchiude un insieme di emozioni contrastanti che spesso ti pongono ad interrogarti su te stesso e a chiederti se sei ancora la persona di prima.
Non sto parlando di ormoni che vengono sollecitati e circolano dentro al tuo corpo e ti parlano come le cellule dell’acqua Lete 😉
Sto parlando di stati d’animo contrastanti, che prima ti fanno credere di essere un leoncino impaurito e poi ti trasformano nel più temibile re della savana.
Rimanere nel limbo finché non arriva la diagnosi mi mette tanta ansia,
so di avere qualcosa ma non so bene che direzione prenderà la mia vita.
Sapere di dover affrontare la chemioterapia mi mette tanta paura,
i medici mi mettono davanti a tutti gli effetti collaterali, sono tantissimi tant’è che devo firmare il consenso al trattamento (non quello per la privacy ma quello farmacologico 😅).
Dovermi organizzare con una bambina di solo un mese mi mette tanto SCONFORTO e TRISTEZZA, non posso godermi il puerperio come fanno tutte le altre mamme.
Per me è difficile accettare di dover star male per una cosa che non sento! Sono totalmente asintomatica, se non fosse uscito quel linfonodo non mi sarei accorta di essere ammalata.
Nonostante la mia PAURA, durante la visita con il responso della Pet cerco di sdrammatizzare, dopotutto ormai sono in ballo e devo ballare.
Il dottore mi spiega che strada hanno deciso di percorrere e mi delinea nel mimino dettaglio come si sarebbe trasformata la mia vita nei mesi successivi.
Stranamente a qualsiasi altro pensiero, il mio sentimento di PAURA si è trasformato in SICUREZZA e grande CORAGGIO.
Non vedo l’ora di iniziare!
Iniziare per me significa prendere consapevolezza della malattia, sapendo di potermi affidare ai miei medici, i quali hanno un unico scopo comune, salvarmi.
Iniziare per me significa avvicinarmi ad una futura vita da neo mamma (prima si inizia, prima si finisce).
Iniziare per me significa COMBATTERE questa malattia invisibile che mi mangia dentro.
Non saprei indicare il momento esatto in cui c’è stato questo cambiamento di rotta nei miei sentimenti, ma posso dire che grazie ad esso ho potuto affrontare il primo ciclo di chemio.
a volte è difficile da capire quello che stai passando ma come lo stai dicendo tu è come in un libro indiretta ed anche se è tutto vero, ti seguirò fino alla stesura finale….tifando per un happy End. Il tuo motore è la forza che leggo in questi capitoli
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Grazie Lorenza! Per me è molto importante il tuo pensiero!
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Pensa a quanti come me devono sottoporsi a continui cicli di chemio sapendo ,detto dagli oncologi, che non guarirà mai…vedi che al peggio non c’è fine
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Buona sera Gloria, ci ho messo un po’ a rispondere al tuo commento perché ho due sentimenti in contrasto tra di loro (come spesso mi accade 😒)
Se dopo la Pet mi dicessero di dover affrontare nuovi cicli chemioterapici mi sentirei da un lato dispiaciuta e arrabbiata, ma dall’altro anche grata al fatto che ci esistono queste cure che mi mantengono in vita.
Comunque anche secondo me non c’è mai fine al peggio.
Un abbraccio!
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